Milan l'è sempar Milan e l'Arena l'è
sempar l'Arena.
Lapalissiano ma se sei lombardo nato a
pochi chilometri di distanza dal tempio del podismo in pista non puoi
non pensarlo.
Ieri, come ogni anno, si celebrava nel
luogo sacro della corsa meneghina la più british delle distanze.
Il miglio.
1609 metri, quattro giri senza fiato e
poco poco più.
Negli anni passati, complice il clima
fantastico e giustamente primaverile, la competizione ci aveva
regalato due serate memorabili.
Ma quest'anno pare che la primavera si
stia divertendo a mischiare le carte, un giorno c'è l'altro è
assente ingiustificata.
Ieri era assente e alla volta di Milano
i Cardatleti non erano molti, solo cinque , metà degli iscritti alla
competizione, per una gara del calendario sociale che prometteva di
poter essere una festa, più per il proseguo della serata che altro.
E' stata quasi una scelta societaria quella di esentare i nostri
bambini e i nostri ragazzi, che avrebbero dovuto debuttare, evitando
loro il clima infausto della giornata.
Hanno girato il mondo, hanno fatto la
maratona a New York, a Parigi e altre in giro per l'europa ma
all'Arena non avevano mai messo piede.
Tocca proprio a loro iniziare.
Parte Liana Vanzago e si guadagna il
quarto posto, il record societario e quello di categoria sulla distanza.
Liana è una podista con grinta e
voglia di fare. Aveva fretta ieri sera, c'erano due maglie da far
asciugare dall'acqua assorbita a Milano, stamane dovevano essere
pronte alla partenza del Piede d'oro e, come ha tenuto a
sottolineare, se fa parte di una società lei non corre se non con i
suoi colori.
Dopo di lei è il turno di Antonio
Spoti, suo marito e padre del nostro segretario e webmaster, Antonio
prende e va, ma è un uomo accorto e sa che lo sport è divertimento
e testa che viaggiano all'unisono e allora, dopo un'occhiata al
cardiofrequenzimetro, decide di rallentare e termina la sua fatica in
sicurezza e allegria. Record societario di categoria anche per lui.
È la volta poi di Pietro Fortunato.
Pietro sta migliorando su tutte le
distanze, ogni gara è una soddisfazione personale e di conseguenza
societaria. Il suo attaccamento alla maglia è ammirevole e anche gli
allenamenti settimanali in pista per il miglioramento della tecnica
di corsa stanno contribuendo ai suoi nuovi tempi, che sono frutto
soprattutto della sua voglia e del suo carattere. E dopo una gara
regolare e precisa porterà a casa il Record societario MM 45.
Nell'ultima gara riservata ai Master,
quella riservata agli MM35 scendono in pista il presidente e il
segretario.
Il primo nel suo ultimo anno di
categoria il secondo nel suo primo.
Enea Zampini la pista la conosce e ama
da sempre, è il suo elemento, la sua dimensione.
Per Omar “Soxj” Spoti è un amore
recente ma già totale, è nato per la pista, ha velocità, lunghe
leve, passo
e la “cattiveria” atletica necessaria per farsi
spazio sull'anello rosso.
Omar conduce una gara intelligente e
tattica, forte della sua innata capacità nell'allungo finale.
In fondo il miglio non sono altro che
un 4x400 più un soffio.
E i 400 sono la sua gara.
È così che, a 300 metri dalla fine,
reagisce ad un tentativo di sorpasso, si ricorda chi è, e inizia a
fare sul serio, salutando gli avversari guadagnandosi il terzo posto
e il podio.
Enea per il primo giro resta in gruppo,
al secondo l'avversario in testa rallenta per chiedere il cambio
nella
gestione della gara, l'ottiene ma non riuscirà a tenere il
passo.
Per Enea è la terza vittoria consecutiva nei tre anni di
partecipazione alla competizione.
Anche per lui record societario in 4'45"24 oltre che di categoria
Braviiiiiiiiiiii!! ;-)
RispondiEliminaStefano Ste Stefanino