Si tratta di un guerriero nato da una ciocca di capelli di Shiva, una divinità induista le cui caratteristiche includono sia l'ascetismo sia la sensualità. In questa storia, Shiva si strappa i capelli per il dolore dovuto alla morte della moglie Sati. Virabhadra nasce e agisce per la vendetta di Shiva e uccide il padre di Sati, ovvero colui che l'aveva spinta al suicidio.
Il guerriero consiste in tre asana distinte, che possono essere praticate separatamente. Ho scelto quest'immagine che le propone in sequenza, per evidenziare il significato del gesto e quindi il legame con la storia di Virabhadra:
Nella VERSIONE UNO, il guerriero impugna la spada tenendola alta, con entrambe le mani.
- Nella VERSIONE DUE, il guerriero affonda per attaccare il nemico con la sua spada.
- Nella VERSIONE TRE, il guerriero si allunga per uccidere il nemico con la spada.
Con questi presupposti (simbolici, per fortuna!) è facile immaginare come siano delle asane intense, da tenere con grinta e con leggerezza allo stesso tempo. A livello mentale, danno determinazione e decisione. A livello fisico, gran lavoro per le gambe, impegno d'equilibrio per le caviglie, apertura del torace e allungamento di tutto il corpo. E per questo, le tre versioni di Virabhadrasana sono ideali per "guerrieri" che corrono!
La foto è una sorta di cartolina da usare nella pratica per avere presenti le asana. Queste e altre potete scaricarla presso il sito yogacards!