Pagine

SITO CARDATLETICA

giovedì 23 aprile 2015

I Chakra, ruote dentro di noi

In quanto runner siamo abituati a sentire parlare di anatomia. Possiamo disquisire di vertebre, capacità polmonare, muscolatura femorali, metatarsi, tendine d'Achille. Siamo tra i pochi che sanno dove sta l'ileo psoas (maledetto!!) e cosa sia il trocantere. Purtroppo non è una conoscenza solo teorica, spesso queste parti si mostrano in tutto il loro essere, creandoci problemi proprio rispetto alla nostra pratica sportiva.

L'anatomia è la lettura del corpo, centrata sui suoi sistemi e organi tangibili, di cui si ha una percezione immediata. Se ci affacciamo ad Oriente, scopriamo che alla nostra visione anatomica se ne affianca un'altra, definita "anatomia sottile", perché riguarda aspetti intangibili del nostro essere, e si occupa di energia e coscienza.
Da un certo punto di vista, è come se anche l'anima avesse una sua struttura, con organi e funzioni. E, come ben sappiamo, la nostra parte invisibile, fatta di mente, di emozioni, di spirito, ha un grande impatto su di noi. Solitamente la frase "la testa non c'era, anche se ero allenato" chiude un'esperienza non soddisfacente di gara.




Questa visione orientale ha un'importante conseguenza, ovvero che si può intervenire sulla realtà fisica come su quella sottile. Che si può agire non solo con un massaggio decontratturante sul muscolo infortunato, ma si può anche agire su una mente spaventata dal dubbio che non guarisca. Come? Andando a lavorare sugli organi propri del sistema anatomico sottile, ad esempio sui CHAKRA.  

In  sancrito questo termine vuol dire  "ruota",  e infatti, i chakra sono una rappresentazione di sette centri di energia dinamica che abbiamo idealmente nel nostro corpo, lungo l'asse della spina dorsale.  

I chakra influiscono sulle nostre percezioni, sui nostri sentimenti e sulle nostre scelte, sul nostro modo di pensare e sulle energie che abbiamo.  Ognuno dei sette ha una sua "specializzazione", e si occupa di un'area del nostro essere, quasi fosse un organo di senso, che si occupa di amare, di comunicare,  di appartenere. 

I Chakra sono organi "sottili", ovvero invisibili, ma, al tempo stesso, nonostante questa loro  matrice "mistica", corrispondono ad aree del sistema endocrino oppure ai plessi dei nervi del corpo fisico. Hanno quindi una stretta correlazione con l'anatomia che conosciamo. E quindi, pensare in termini di lavoro sui chakra, può darci interessanti spunti di riflessione per migliorare la nostra condizione fisica e anche il nostro correre.

 Infatti, con la pratica yoga si può agire sul chakra, e renderli più funzionali. Su questo blog ve ne presentero' uno alla volta, con esercizi e asana specifiche.  E magari potranno essere una chance in più nei nostri obiettivi sportivi!

PS per questo post ho fatto riferimento al manuale "L'insegnante nell'Era dell'Acquario" e allo splendido "Gli Otto Talenti"

giovedì 16 aprile 2015

Stretch Pose con respiro di fuoco!

Nel post precedente vi ho presentato la delizia dello Yoga Kundalini, ovvero STRETCH POSE!  Un  bel lavoraccio vero? E pensate che si consiglia di praticarla appena svegli, per qualche minuto....

E non è finita qui! Per essere completo, questa posizione va fatta con una particolare respirazione, perchè la pratica dello yoga include anche il Pranayama, di cui ho parlato tempo fa: IL RESPIRO DI FUOCO

Si tratta di un ciclo continuo di respirazione, fatta solo dal naso, in modo rapido e intenso. 
Mentre si inspira si "gonfia" la zona attorno all'ombelico, mentre si espira si contrae la zona attorno all'ombelico. 
L'effetto è di "una sorta di stantuffo", fatto con la pancia, in modo ritmico e regolare. 
Infatti, il ritmo è sincronizzato con la fase di ispirazione e quella di espirazione, che sono sempre di uguale durata e continua, senza pause. Il ritmo dovrebbe essere di uno/due cicli di respiro (inspirazione+ espirazione) al secondo, quindi ben veloce

Non è assolutamente un'iperventilazione! E' un respirare ritmico e consapevole, con il resto del corpo fermo e leggero, non contratto (se non per i muscoli che stanno lavorando nella posa).

Le prime prove si possono fare stando sdraiati o in piedi, e subito si  sente il lavoro degli addominali. Il Respiro di Fuoco è ben di più, è una pratica di purificazione che lavora sullo smaltimento delle tossine, disintossica, aumentando energia e vitalità. Trattandosi di un lavoro di respirazione, aumenta la capacità polmonare.

Vi propongo questo video che, al di là delle spiegazioni in inglese, ben trasmette  il senso dell'impegno e dell'energia. All'inizio si possono fare prove moooolto lente, per pochi secondi. Con la pratica si arriva ad allungare il tempo e sentirne i benefici.

E quindi, infine, si puo' combinare Stretch Pose col Respiro di Fuoco.... non usciranno fiamme come nella foto ma che questo lavoro dia ottimi frutti, ecco, potrei metterci la mano sul fuoco!! 



venerdì 10 aprile 2015

Cardatletica per Run for Parkinson's!


Oggi vi presento Lidia Sbalchiero, una presenza fissa alle nostre gare, adesso promotrice della RUN FOR PARKINSON'S. che, il 9 maggio 2015, vedrà la Cardatletica impegnata nella sua organizzazione.

Lidia, adesso ti vogliamo conoscere, soprattutto come sportiva!
Sono in realtà una ex runner perchè non posso più correre come vorrei. Amo la corsa, perchè quando corro sono felice. A me la corsa porta consiglio. E' una sorta di meditazione vera e propria e un modo di estraniarsi dal resto. Purtroppo, l'ho scoperta tardi.. Ho iniziato a fare sport verso i 30 anni, ma ho scoperto la corsa solo parecchi anni dopo.

Poi è arrivata la diagnosi di Parkinson...
..i miei movimenti hanno iniziato diventare sempre più lenti, la mia scrittura diventava sempre più piccola e la sensazione angosciante di avere i piedi come ''incollati' al pavimento.  All'alba del 23 luglio 2010, arrivò la diagnosi : Parkinson.

Come si vive con il Parkinson?
Quando colpisce una fascia d'età come la mia, in molti casi, ci si vergogna di averlo. Io stessa ho nascosto tante volte le mani dietro la schiena, non volevo che gli altri si accorgessero che io tremavo. Ci si sente osservati e fortemente a disagio.... se poi ci si emoziona, il tremore aumenta in modo esponenziale.. Ci si chiude in se stessi, con il cuore divorato dalla paura del futuro e dall'ansia, che io chiamavo 'incudine sullo stomaco''.. E poi la depressione, perchè la mancanza di dopamina va ad agire anche sull'umore, col risultato di essere perennemente arrrabbiati col mondo e ci si isola, alzando delle vere e proprie barriere. Nonostante questo però, viene anche voglia di confrontarsi con altri malati. per capire se le sensazioni sono le medesime e tanto altro. Il fatto è che esistono circa una trentina di tipi di Parkinson, ognuno diverso dall'altro e con una evoluzione diversa. Facebook in questo caso mi ha molto aiutato, dandomi la possibilità di avere notizie sugli altri, senza espormi. Poi, un giorno ho finalmente avuto il coraggio di scrivere su Google la parola che non riuscivo neppure a pronunciare, 'Parkinson' ,e mi è apparsa la foto di Luca Guenna, con in calce il motto VINCO IO' Questo slogan ha avuto su di me l'effetto di un lampo nel buio: ho capito che lui era sulla mia strada.

Parlaci di lui!
Luca ha il Parkinson da qualche anno piu di me e, oltre alle cure consuete, ha una sua medicina,

cioè la musica. Ha una voce spettacolare che ha scoperto grazie al Parkinson, e canta tutto il repertorio di Elvis Presley e non solo... Ha iniziato a proporsi nei locali e formato una band. La sua storia di coraggio e passione per la musica ha fatto sì che si raccogliesse intorno a lui un certo numero di musicisti. Fu così che, quattro anni fa. tra una serata e l'altra si pensò di creare un festival rock ispirato a Woodstock. Il nome venne trasformato in WOODinSTOCK, che significa 'legna in magazzino' e cioè fare insieme qualcosa di importante. Bisognava individuare una location adeguata e la scelta cadde sul bellissimo al parco Berrini di Ternate. La prima edizione di WOODinSTOCK venne organizzata a tempo di record, tipo 4 mesi.

Chi partecipa a questo Festival, artisti col Parkinson?
Si propongono band di buon livello, ma anche arte e molto altro. . io lo chiamo il 'mio paese delle meraviglie'.E' un festival a scopo benefico che raccoglie i fondi per la lotta al Parkinson e si rivolge a tutti, indistintamente. '. Comunque, se vai sul nostro sito  trovi tutte le informazioni Quest'anno le date sono il 9,10,11,12 luglio sempre a Ternate
Adesso arrivamo alla Run for Parkison's!
Quando ami qualcosa in modo viscerale cerchi di restargli legata in qualche modo, cosi quando ho saputo dell'esistenza dellla Run for Parkison's, una corsa con lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi per la lotta alla Malattia, mi ci sono buttata anima e corpo. Ho contattato subito la Responsabile per l'Italia e poi colui che ha ideato la Run for Parkinson ; Fulvio Capitanio, membro del World Parkinson Congress. Devi sapere che si tratta di una gara 'globale' e che si corre in 100 città in tutto il mondo (30 in Italia) con oltre 60.000 partecipanti.. Si tratta insomma dell'evento più importante in termini di partecipazione affluenza e risonanza, che riunisce la Comunità di Parkinson di tutto il mondo. Una volta ottenuto il permesso, ho dovuto comunicare il luogo dell'evento e coincidenza vuole che il Parco Berrini sia a ridosso di una splendida pista ciclo-pedonabile, che fa il il giro del Lago di Comabbio. E' stato come chiudere un cerchio, ricomporre un puzzle....
Io però volevo una grande RUN, con tanta gente, Non mi bastavano l 200 , 250 persone. E allora ho chiamato il mondo dei runner e mi hanno risposto in tanti : e sono arrivate in 440! E spero che quest'anno il numero sia ancora più consistente


Tu continui a correre?
Si, continuo. Alla Corricardano ho impiegato 28 min per 4 km e 200m. Avrei dovuto camminare, ma è troppo difficile resistere alla tentazione di correre. Comunque, è molto importante far passare il mesaggiio ai malati di Parkinson, che muoversi, fare sport anche nei limiti delle proprie posibilità è fondamentale, quanto le medicine, So che non è facile e non tutti i neurologi sottolineano a sufficienza l'importanza di questo aspetto.

E quindi l'edizione di quest'anno che vede la Cardatletica impegnata?
Quest'anno saranno 30 le città italiane ad ospitare la Run for Parkison in Italia. e Cardano al Campo sarà una di queste. Siccome le Associazioni Parkinson hanno qualche difficoltà a gestire una corsa, l'ideale è appoggiarsi ad una Società Sportiva per l'organizzazione. Ho chiesto alla Cardatletica, che ha accettato e quindi ho messo in contatto Enea Zampini con l'associazione Parkinson di Cassano Magnago, cui avevo proposto di farsi supportare per l'organizzazione della corsa. Quindi ci saranno due grosse Run for Parkinson, una a Cardano il 9 di maggio e un'altra il 12 luglio in concomitanza con Woodinstock. E proprio perchè dove andiamo portiamo musica, Stefania Visentini ha avuto la splendida idea di fare quella di Cardano in serale. E noi di WOODinSTOCK saremo all'arrivo, con le note di Luca Guenna. 

Grazie Lidia, è stato veramente emozionante parlare con te!

Per concludere, voglio dire che, oltre alla corsa, amo la poesia. Perchè il Parkison sviluppa una parte del cervello che da l'inclinazione all'arte. E per questo ho scritto una poesia che si intitola "Corri" e che recitato in questo video, dove troverete anche immagini della vostra gara!

Vi abbraccio e vi aspetto tutti a WOODinSTOCK

mercoledì 8 aprile 2015

Allungare e potenziare: la sfida "Stretch Pose"!

Lo yoga è troppo lento, calmo, io ho bisogno di qualcosa di più energico e attivo.. poi corro, devo allungare e potenziare....  Perfetto, abbiamo la cosa che fa per voi: STRETCH POSE. Letteramente, è la posizione dell'allungamento, ed è propria dello Yoga Kundalini.

Strecth Pose consiste molto semplicemente nello stare come nella mia foto (va bene anche su un tappetino, non è necessaria la balaustra. E poi stando possibilmente scalzi..).

Stretch pose si pratica così:
  • Sdraiarsi a terra,con la parte inferiore della schiena a terra;
  • Alzare la testa, andando a toccare il collo con il mento. 
  • Sollevare le braccia con i palmi delle mani rivolti verso l'interno
  • Sollevare  in un unico blocco gambe e piedi di  circa 15 cm da terra. Allungare le gambe e piedi il più possibile in avanti (senza toccare terra) mentre gli occhi fissano la punta dei piedi.
E' prevista anche una particolare respirazione, di cui parlerò la prossima settimana.

In Stretch Pose, il lavoro intenso riguarda unicamente la zona dell'ombelico. Le gambe e le braccia, infatti si distendono nell'allungamento.

 Comprensibilmente  Stretch Pose ben potenzia gli addominali, e fa fare un lavoro intenso agli organi dell'apparato digerente e dell'area pelvica ( e per questo non è indicato alle donne nei giorni del ciclo).

Solitamente  Stretch Pose si tiene per 1/3 minuti. In ogni caso, vi sono delle strategie di "avvicinamento" alla posizione completa: innanzitutto, tenere le mani sotto i glutei; quindi si può scegliere se alzare una sola gamba alla volta oppure alzarle entrambe per 10 secondi, poi rilassare per 10 secondi e quindi ripartire.

Per ulteriori dettagli, purtroppo solo in inglese, potete visitare il sito della 3HO,  che si occupa di diffondere lo Yoga Kundulini, e trovate Strech Pose a questo link

Non resta che provare Stretch Pose, vero?

sabato 4 aprile 2015

Buona Pasqua Viola Verde e Bianca!


BUONA PASQUA!!!!!!

PS l'uovo della Cardatletica è un po' particolare... Non c'è la sorpresa, ci sono invece i progetti i sogni gli obiettivi le gare i tempi.... 
E sono cose da creare momento dopo momento, ma che,  alla fine valgono ben più di qualcosa trovato per caso!


giovedì 2 aprile 2015

L'asana del coniglietto pasquale!


Pasqua ha un profondo significato religioso legato alla resurrezione. Pensando in prospettiva ampia, Pasqua e il suo periodo dell'anno rappresentano la rinascita, con piante e fiori che riprendono i colori vivi. E con noi runner che finalmente ritroviamo il piacere di stare all'aria aperta, non solo per il tempo dell'allenamento,

E in questo momento dell'anno puo' esserci qualcosa che riguarda lo yoga e la corsa? Direi proprio di si!

Ad esempio, prendere tempo per fare stretching  (o magari yoga) all'aperto. Non solo per il piacere di non stare in casa, ma come momento dedicato a sè, facendo attenzione ai punti di tensione del corpo. Visto che è una fase di ripartenza, si può decidere di andare a vedere cosa ci dicono quelle zone tese e doloranti, e magari trovare una soluzione...

Altra cosa, è il momento buono per iniziare  a dedicare alcuni minuti a una  respirazione lunga lenta e  profonda, prima e dopo correre. Anzi, è l'occasione per scoprire come è messo il  nostro respiro, come possiamo allungarlo e renderlo più rasserenante..

Prima di passare agli auguri: per i puristi voglio ribadire che non ho volutamente trattato di Sasangasana, l'asana del coniglio.   Qui la parola l'ho lasciata a uno yogi d'eccezione, il  coniglietto pasquale. Il quale ha scelto l'asana da praticare, trovando rilassante allungare lateralmente le orecchie  e unire le mani in preghiera nella posizione sulla testa! Io ho chiesto alla nostra dirigenza se fosse possibile tesserarlo, dato che, in definitiva, alla FIDAL basta una data di nascita! La risposta è stata positiva, adesso vediamo di trovare un veterinario che possa fare il certificato d'idoneità sportiva...  La canotta è comunque già pronta e indossata!

PS Il coniglietto ci è stato presentato da Lo Studiolo, Roma

mercoledì 1 aprile 2015

Primo annuncio: La Cento kilometri di Cardano

Un grande evento è previsto per il 2016 e siamo orgogliosi di annunciarlo! Stiamo attendendo la conferma della data da parte della FIDAL, di una gara unica nel suo genere.

LA CENTO KILOMETRI DI CARDANO AL CAMPO
  
  La competizione si svolgerà su un circuito di circa 800 metri - misura non casuale,  un dovuto omaggio al Presidente Enea Zampini e alla sue vittorie su questa distanza. 

La 100 kilometri si svolgerà interamente nel centro storico di Cardano al Campo e il tracciato al momento è top secret, abbiamo solo un dettaglio relativo a una delle prove, affidate a degli specialisti delle lunghe distanze.


In sintesi, le misurazioni continuano ed è già partita la macchina organizzativa, il cui obiettivo è consentire agli atleti di  vivere un percorso variato e tecnico, che, allo stesso tempo, valorizzi il territorio e consenta al pubblico di seguire tutti i momenti della gara.

Per quanto riguarda i ristori, abbiamo riscontrato con piacere la grande disponibilità data da bar, salumerie, polpetterie e friggitorie di Cardano al Campo, che metteranno a disposizione i loro prodotti e i loro locali per consentire agli atleti di rifocillarsi. 

Per il momento non possiamo aggiungere altro, continueremo ad aggiornarvi su questo grande evento sportivo. Non possiamo chiudere senza citare il principale sponsor della nostra 100 km di Cardano al Campo, la Premiata Pescheria di Secondo De Maggio e C.  











Un po’ di numeri dell'organizzazione e tanti grazie!


Corri Cardano, siamo stati proprio Bravi!

578 (di cui 24 nostri portacolori) i partecipanti alle gare nonostante la coincidenza con la Stramilano,  30 persone (24 nostre e 6 della protezione Civile ) sul percorso per segnalare e garantire la sicurezza, 10 persone ai ristori ed altre 8 persone incaricate della gestione e di servizi gara. Al tutto vanno aggiunte altre 7 persone che oltre a correre si sono prodigate, alcune sin dal sabato, per l'ottima riuscita della Manifestazione. Quindi, dopo un doveroso grazie per le 6 persone della protezione civile, ed un sentitissimo ed immenso grazie per l'indispensabile aiuto fornitoci dai 3 "amici da Paura", Simone Busetto, Daniele Bonesini ed Antonio Trogu, non posso che ringraziare ed essere ORGOGLIOSO della Nostra CardAtletica, non solo per l’ottima riuscita e le ottime sinergie organizzative raggiunte, ma soprattutto per il coinvolgimento di squadra, con ben 63 CardAtleti coinvolti tra coloro che si sono volontariamente prodigati e ben poco risparmiati per questa manifestazione e coloro che l'hanno solo corsa, il che è veramente tanto, soprattutto se consideriamo che ad oggi siamo 95 tesserati tra giovani ed adulti. Per cui, ribadisco, quanto sono orgoglioso della nostra Squadra, anche perche’ il raggiungimento di questi risultati in soli 3 anni di attivita’ non credo sia cosa da tutti. Se a questo aggiungiamo, che offriamo per i nostri tesserati la possibilità di poter disporre di consigli e quant'altro di allenatori qualificati e riconosciuti dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera, unito alla possibilità di usufruire per ogni tesserato di lezioni gratuite settimanali di tecnica di corsa, utili si ad andar + veloci (questo ne è confermato dell'enormità di record personali siglati dai CardAtleti nel loro primo anno di militanza) , ma soprattutto utili a poter correre con meno incidenza di infortuni, possiamo considerarci una societa’ d’atletica a 360°  e non solo un gruppo podistico. 

CardAtleti, ormai è un dato di fatto: SIAMO UNA SQUADRA FANTASTICA e vi voglio ringraziare uno per uno, tutti voi CardAtleti Inside, tutti Voi che avete contribuito nell'ottima organizzazione di questo evento, quindi un GROSSO GRAZIE A (in ordine alfabetico):
Bergo Vania, Bosco Matteo, Callegari Adele, Castiglioni Lorena, Dalboni Lara, Dalboni Martina, Di Cosmo Beatrice, Di Cosmo Leonardo, Duchini Claudio, Duchini Giuseppe, Duozzo Maria Grazia, Evangelista Samuela (Samula), Ferri Alan, Filipas Luca, Fiorese Andrea, Fortunato Alessia, Fortunato Sara, Forunato Pietro, Gornati Stefano, Irritano Davide, Irritano Felice, Lia Giacomo, Mastri Alessandro, Natali Luigi, Panariello Antonio, Panariello Mario, Pina Roberto, Rampinini Fabio, Ramundo Giuseppe, Sarletti Antonietta, Secci Aldo, Secci Davide, Secci Gabriele, Secci Lorenzo, Speciale Martina, Spoti Antonio, Spoti Omar, Vanzago Aureliana, Vincenzo Speciale, Vinciprova Arianna, Visentini Stefania, Zampini Consolandi Lidia, Zampini Jacopo, Zampini Rachele, Zomegnan Noemi.

Un ringraziamento a parte lo merita Angotzi Emanuele, che non potendo correre ci fa l’enorme sorpresa di mettersi sul percorso ad allietare la gara suonando da par suo l’armonica…come a sottolineare che la corsa e la musica sono unite e inscindibili, sono entrambe una questione d’armonia.

Zampini Enea