È ancora buio quando arriviamo in
piazza Tornavento.
L'alba di lì a poco ci sorprende
grigia ma non fredda.
L'estate, assente ingiustificata di
quest'anno, sta tentando di rimediare stiracchiandosi in
quest'autunno mite.
La prima edizione della CardaCrucca può
cominciare.
L'anno scorso all'edizione di prova
parteciparono quasi 700 persone prendendoci un po' alla sprovvista.
Era la nostra prima gara, eravamo
dilettanti allo sbaraglio davanti ad un pubblico da gran galà.
Andò tutto bene, certo qualche cosa da
aggiustare, qualcosa da migliorare, ma in fondo la perfezione è
impossibile da raggiungere.
Quest'anno le 600 maglie garantite ai
preiscritti terminano un giorno prima della chiusura delle iscrizioni
on-line, e quindi, nonostante la Deejay ten, le previsioni sono di un
aumento sostanziale.
I runners arrivano alla spicciolata
all'inizio, un po' assonnati ma con l'intenzione di non fare coda
alle iscrizioni e al ritiro pettorali, ritiro che era già iniziato
nella mattina di sabato al nostro gazebo, sempre nella stupenda
piazzetta del ritrovo.
Ma niente code e tutto può iniziare.
Si parte alle 9, 15, con il minigiro, saranno in 34 i piccoli podisti che si daranno battaglia e noi che siamo nati proprio per poter sviluppare il settore giovanile non potremmo che essere felici di questa affluenza.
Arrivata anche l'ultima cucciola per
mano alla mamma tra due ali di folla in tripudio, si può iniziare a
incanalare i grandi verso la linea di partenza.
Si divideranno in due percorsi, quello corto e piatto da 8,8 km completamente nei boschi intorno a via Gaggio, e quello lungo che porterà, i 609 atleti iscritti alla distanza, a scendere verso i canali per poi risalire, arrivando al traguardo in piazzetta dalla meravigliosa scalinata che si dipana dopo una corsa sull'argine e il caratteristico ponticello d'attraversamento canale.
Pronti e via.
Mentre in piazza si smontano frenetici
i tavoli delle iscrizioni che serviranno al grande ristoro i podisti
ci mettono fiato e volontà.
Per tutti una sorpresa al terzo
chilometro dove un duo di musicisti saluta i podisti suonando musica
jazz e blues.
I percorsi sono gli stessi dell'anno passato e così la segnaletica, quindi pensiamo di essere tranquilli ma purtroppo, e ce ne scusiamo, commettiamo un errore di valutazione, infatti dove l'anno scorso c'era un terreno incolto quest'anno era stato tagliato il prato rivelando così una stradina e rendendo un cartello po' equivoco.
I percorsi sono gli stessi dell'anno passato e così la segnaletica, quindi pensiamo di essere tranquilli ma purtroppo, e ce ne scusiamo, commettiamo un errore di valutazione, infatti dove l'anno scorso c'era un terreno incolto quest'anno era stato tagliato il prato rivelando così una stradina e rendendo un cartello po' equivoco.
Alcuni concorrenti del percorso corto
si trovano a fare una variazione di circa 700 metri allungando così
la loro gara.
Niente problemi invece per il percorso
lungo che scorre fluido e veloce fino alla fine.
Le fatiche di tutti terminano in piazza
sotto al gonfiabile dove una moltitudine di persone colorate e
allegre ritrovano gli amici di sempre e nuove persone con cui
condividere la propria passione.
La Cardatletica tutta è felice del
risultato e della fiducia che ci hanno accordato la quasi mille
persone che hanno deciso di correre con noi.
Si può sempre migliorare e lo faremo,
l'amico Davide Passeri nel suo bellissimo articolo (leggi qui) sulla gara, ci
assegna un 8, imputando la perdita di due punti per 20 metri di
nastro mancante, noi ci impegniamo da ora ad usarne 200 di metri in
più alla CardaCrucca del 2015.
Detto questo credo che dei
ringraziamenti siano d'obbligo:
Grazie ovviamente ai 979 atleti che
hanno voluto stare con noi in questa giornata di festa e km.
Grazie a tutti quelli che ci hanno
aiutato, prima dopo e durante la corsa.
Perché una gara che ospita così tanta
gente non dura 4 ore, una gara così dura dei mesi.
Mesi nei quali la preparazione tecnica
e burocratica sono una costante giornaliera e l'aiuto di tutti è
indispensabile.
Grazie ai nostri sponsor e in
particolare ad Eolo che ci ha aiutato a fornire 600 ricordi di questa
splendida prima edizione e Brogioli Sport che è da sempre un alleato
indispensabile.
Grazie ad Emanuele Angotzi per aver
portato la musica sul nostro percorso.
Grazie ai fotografi presenti, Arturo Barbieri e Dario Antonini.
Grazie ai fotografi presenti, Arturo Barbieri e Dario Antonini.
Grazie a Tornavento , al comune di
Lonate Pozzolo e alla sua ospitalità.
Grazie alla pro-loco.
Ma soprattutto grazie al Parco del
Ticino, che ci ha permesso di organizzare questa gara all'interno del
suo meraviglioso territorio che è un gioiello della nostra provincia
e che per noi runners è il paradiso.
TUTTI I RISULTATI
TUTTI I RISULTATI
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