- L’inspirazione è lunga o corta? E l’espirazione? E il passaggio è fluido o brusco?
- Quali parti del corpo sono coinvolte nella respirazione? (si, ce ne sono più di una)
- E il diaframma è contratto o libero? (oddio, dove sta il diaframma??)
Vi propongo di leggere più volte questo post e poi, quando avete 10 minuti liberi, di praticare la respirazione yogica. magari proprio dopo la corsa. La posizione Vajrasana è ideale, così stirate le gambe, distendete la schiena e intanto ripulite il corpo dalle tossine accumulate e dallo stress della giornata.
Insomma, vi invito a fare una prova!
Allora, sedetevi comodi, vuotate tutta l’aria e inspirate secondo questa sequenza:
- Prima con pancia: inspirando fate entrare un po’ aria e rilasciate gli addominali
- Quindi col costato: fate entrare altra aria, aprendo la cassa toracica, volontariamente
- Infine con lo sterno: prendete un ultimo “goccio” d’aria e sentite le clavicole che si alzano
- Attenzione allo sterno: fuori l’ aria e le clavicole si abbassano
- Poi passate al costato: la cassa toracica si svuota d’aria e si chiude
- Quindi alla pancia: gli addominali si contraggono, rientrando, tirando indietro l’ombelico.
Ripeto, non c’è fretta, è un esercizio alla scoperta del respiro, concentrandosi sulla corretta esecuzione e sul flusso dell’aria attraverso le narici, con gli occhi chiusi. Soprattutto, rileggete più volte i passaggi, le fasi.. Potete prendervi tutto il tempo che volete! Solitamente si inizia dall'espirazione, la fase principale quando si lavora sul respiro: se volete fare un viaggio, prima svuotate il bagagliaio dell’auto per farci entrare bene i trolley e le borse, no? E soprattutto si usa il naso, che meglio purifica l’aria che respiriamo!
Il respiro che allena!
Nello yoga, respirare è una pratica essenziale e ha la stessa importanza delle asana, non ne è semplicemente un dettaglio.
Ogni respirazione si trasforma in un momento di rilassamento, perché il respiro segue il cuore e calma il corpo. Ma si trasforma anche in un massaggio interno, che tonifica gli addominali e stimola gli organi.
Soprattutto, diventa un momento allenante. Chi corre e fa sport soffre a star fermo, magari a causa di un infortunio. Eppure si può contribuire alla propria forma fisica anche solo praticando la respirazione. Non a caso, lo yoga prevede di fare respirazioni a narici alternate, oppure respirazioni ritmiche, con contrazioni di muscoli interni, usando il suono dei mantra, con particolari posizioni del corpo, o addirittura della lingua e della bocca (trovate una panoramica di questi nel collage di foto..)
Perché si puo’ imparare a respirare bene, Non a caso, il Pranayama è detto la "scienza del respiro". Perché questo termine sanscrito significa proprio …
(fine della prima puntata, la respirazione è un tema troppo serio per limitarlo a un post!)
P.S. Vi aggiungo qualche libro, la mia bibliografia di riferimento. Sono testi intensi e ricchi.. come la respirazione.
B.S: Iyengar "Teoria e Pratica del Pranayama", Ed. Mediterranee
A. Van Lysebeth, "I miei esercizi di yoga", Mursia
Satya Singh "Kundalini Yoga", BIS Edizioni
Nessun commento:
Posta un commento