Sono le 9.48 quando, con un ritardo di
18 minuti sull'ora prestabilita, il presidente spara il colpo
d'inizio.
18 minuti per permettere a tutti quelli
che erano arrivati a Tornavento, per l'edizione 0 della Cardacrucca
di iscriversi, 18 minuti che non sono bastati, ancora c'erano gli
ultimi al banco iscrizioni.
Ma non si poteva rimandare oltre, gli
atleti e i camminatori scalpitavano.
Nonostante alle iscrizioni ci fossero
nove persone, tra distributori di pacchi gara e dispensatori di
pettorali non è stato possibile far defluire la meravigliosa
risposta data dai podisti della zona in modo fluido.
Abbiamo peccato di inesperienza e di
modestia.
Anche nelle nostre più rosee
aspettative ci saremmo immaginati tanta sentita risposta.
Le preiscrizioni davano già dei grandi
numeri, ma un po' per scaramanzia un po' per stupore le proiezioni
che davano ci parevano esagerate.
291 le periscrizioni.
619 i partecipanti finali così
suddivisi: 380 per il percorso lungo di 15 km, 203 alla 8, 8 km e 36
ragazzi e bambini alla minipodistica.
Dalla nostra parte tutto.
Il percorso nel Parco del Ticino, che
non ci stancheremo mai di ringraziare per l'ospitalità, il, come ha
detto un podista impegnato oggi, museo a cielo aperto con reperti
storici della grande guerra, la brughiera incantevole e l'erica in
fiore.
Ma soprattutto dalla nostra parte il
clima.
Ci avevano allarmati parlando
dell'arrivo della perturbazione Penelope che avrebbe portato acqua
copiosa in questo fine settimana e così alla fine è stato, ma non
subito, non dove eravamo noi.
Penelope se la prende comoda e si
attarda al telaio mentre noi e, tutti quelli che hanno scelto la
Cardacrucca, tessevamo il nostro esordio nel panorama delle corse.
Ne è venuto fuori un arazzo
fantastico.
Piena di bella gente colorata e
allegra, piena di persone che volevano essere lì, ed altre che
volevano essere con noi.
Perché il successo di una gara non è
patrimonio di chi l'organizza ma il valore aggiunto di chi
contribuisce a renderla unica con la sua voglia di parteciparvi.
E alla fine ci sta tutto, le critiche
costruttive e quelle no, ma ci sta anche la gente che arriva
entusiasta al ristoro per il percorso bellissimo e la segnaletica
impeccabile, ci stanno i ragazzini che versano da bere e le
momentanee sparizioni dei premi, ci sta l'allegria e qualche sbuffo.
Fare contente 619 persone non è statisticamente possibile e allora va bene così.
Perché in fondo è stata una festa,
una festa iniziata molto tempo fa, una festa che ha avuto una lunga
preparazione, tanto lavoro e due giorni finali senza sonno e senza
riposo.
Ma così dev'essere e così che fanno
quelli che decidono di organizzare qualcosa per se stessi e per gli
altri.
Ma le cose non si fanno mai da soli.
Non si arriva da nessuna parte senza la
complicità e l'aiuto degli amici.
I ringraziamenti da fare sono talmente
tanti che mi prendo un giorno di tempo, non vorrei mai scordarmi
qualcuno, loro probabilmente non ci farebbero caso, ma noi non ce lo
perdoneremmo.
Per ora godiamoci i commenti dei
partecipanti, sentiamo ancora per un po' i complimenti a fine gara,
le strette di mano e i sorrisi.
Ci sarà tempo per migliorare, ci sarà
tempo per fare tesoro di tutte le cose che non sono andate come
volevamo, ma per oggi, parafrasando un grande poeta, lasciateci
essere felici, a tanta gente è successo qualcosa.
In 619 hanno partecipato alla
Cardacrucca edizione 0 ed a loro, a tutti loro, va il nostro più
sentito grazie.
Non potevamo chiedere di più per il
primo compleanno della nostra società!
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