Ci sono i podisti onnivori e quelli
selettivi.
I podisti onnivori gareggiano in
libertà, la loro passione è il pettorale, ogni tanto preparano una
gara per bene ma non riescono a stare per molto distanti dalle linee
di partenza.
I selettivi preparano poche gare con
minuzioso scrupolo.
Fanno anche altro ma l'adrenalina,
l'ansia, la tensione la riservano per poche e selezionatissime gare.
Quelle che sono nelle loro corde quelle
che per loro contano.
Se gli onnivori conservano quasi sempre
il medesimo stato di forma i selettivi hanno dei picchi non facili da
mantenere a lungo.
Ed è partendo da questo presupposto
che Enea si è, con molta umiltà, presentato sulla linea di partenza
dei World Master Game, ovvero le olimpiadi Master.
Umiltà nata dalla conoscenza.
Dalla conoscenza del suo fisico e del
fatto che ad un corpo e ad un testa non si può e non si deve
chiedere troppo.
La sua forma ha avuto il suo picco ad
Orvieto, quando conquistò la medaglia d'oro negli 800 metri.
A Torino negli 800 si accorse di non
essere in grado di ripetersi, come ha raccontato nell'articolo
precedente.
Articolo che finì dicendosi, a
sorpresa anche per lui, ottimista per i 1500.
L'ottimismo era sicuramente dovuto al
fatto che nella gara precedente aveva potuto testare le sue
possibilità e aveva capito di essere arrivato troppo carico di
lavoro.
Venerdì la testa e il fisico erano
più leggeri e la tensione alta ma gestibile, come quando sa di poter
fare qualcosa di buono.
Si parte e il francese, già vincitore
degli ottocento decide di fare gara a sè dall'alto della sua
prorompente superiorità, parliamo di un'atleta che quest'anno vanta
un personale di 1'55” sugli 800 e un ancor più sorprendente 3' 56
sui 1500.
Walter Molino, che arriverà secondo,
non fidandosi della volta finale di Enea, come ha detto lui stesso
alla fine, decide di tirare sin dalle prime battute.
Enea fa la sua gara, una splendida
gare, con cambi di ritmo programmati che gli riescono a meraviglia e
che gli permettono di scrollarsi di dosso tutti gli avversari.
Ma è lo stesso molto felice, una
medaglia olimpica è sempre un sogno che si avvera.
Adesso è il momento di godersi quelle
due medaglie così fortemente volute.
È il momento di riposare il fisico e
la mente e credo che, come potete vedere ha già cominciato a farlo,
in compagnia di amici veri.
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