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domenica 11 agosto 2013

Enea bronzo olimpico

Ci sono due tipi di podisti.
Ci sono i podisti onnivori e quelli selettivi.
I podisti onnivori gareggiano in libertà, la loro passione è il pettorale, ogni tanto preparano una gara per bene ma non riescono a stare per molto distanti dalle linee di partenza.
I selettivi preparano poche gare con minuzioso scrupolo.
Fanno anche altro ma l'adrenalina, l'ansia, la tensione la riservano per poche e selezionatissime gare.
Quelle che sono nelle loro corde quelle che per loro contano.
Se gli onnivori conservano quasi sempre il medesimo stato di forma i selettivi hanno dei picchi non facili da mantenere a lungo.
Ed è partendo da questo presupposto che Enea si è, con molta umiltà, presentato sulla linea di partenza dei World Master Game, ovvero le olimpiadi Master.
Umiltà nata dalla conoscenza.
Dalla conoscenza del suo fisico e del fatto che ad un corpo e ad un testa non si può e non si deve chiedere troppo.
La sua forma ha avuto il suo picco ad Orvieto, quando conquistò la medaglia d'oro negli 800 metri.
A Torino negli 800 si accorse di non essere in grado di ripetersi, come ha raccontato nell'articolo precedente.
Articolo che finì dicendosi, a sorpresa anche per lui, ottimista per i 1500.
L'ottimismo era sicuramente dovuto al fatto che nella gara precedente aveva potuto testare le sue possibilità e aveva capito di essere arrivato troppo carico di lavoro.
Venerdì la testa e il fisico erano più leggeri e la tensione alta ma gestibile, come quando sa di poter fare qualcosa di buono.
Si parte e il francese, già vincitore degli ottocento decide di fare gara a sè dall'alto della sua prorompente superiorità, parliamo di un'atleta che quest'anno vanta un personale di 1'55” sugli 800 e un ancor più sorprendente 3' 56 sui 1500.
Walter Molino, che arriverà secondo, non fidandosi della volta finale di Enea, come ha detto lui stesso alla fine, decide di tirare sin dalle prime battute.
Enea fa la sua gara, una splendida gare, con cambi di ritmo programmati che gli riescono a meraviglia e che gli permettono di scrollarsi di dosso tutti gli avversari.
Alla fine guadagnerà sulla seconda posizione non riuscendo però ad impensierirla.
Ma è lo stesso molto felice, una medaglia olimpica è sempre un sogno che si avvera.
Adesso è il momento di godersi quelle due medaglie così fortemente volute.

È il momento di riposare il fisico e la mente e credo che, come potete vedere ha già cominciato a farlo, in compagnia di amici veri.

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