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SITO CARDATLETICA

giovedì 27 novembre 2014

Vrksasana.. l'Albero che è in noi


Continuando a parlare di posizioni in piedi, oggi gioco allo scoperto. L'albero, in sanscrito Vrksasana, credo sia la mia posizione preferita! Quella che mi e' piaciuto imparare e perfezionare. Quella che scelgo per le foto, e credo di avere seminato parecchi alberi in molti luoghi!

Un albero al Lago di Varese
L'albero parte da Tadasana. Vi metto il consueto link allo Yoga Journal per una puntuale spiegazione di questa posizione.

La mia passione per l'Albero non è recente, e solo da poco lo pratico  quasi tutti i giorni. E' un'abitudine nata per avere maggior stabilità nella corsa. Sono una "finta" pronatrice, ho le caviglie coi legamenti allentati e fasulli (definizione dell'ortopedico!), che fanno  "crollare" il piede all'interno quando l'appoggio. 

Poi,, come spesso accade   nello yoga, la pratica regolare di una posizione apre un mondo. 

L'albero mi ha fatto scoprire la sensazione di leggerezza in una posizione di equilibrio, al punto che il mio obiettivo attuale è praticarla a occhi chiusi, con la massima concentrazione in me. E poi quest'asana porta a essere proiettati verso l'alto e, allo stesso tempo, ben radicati a terra. 

Solitamente uso il nome sanscrito per le posizioni, ma per l'albero mi piace usare il nome tradotto
Un baobab in Malawi.
nella mia lingua, per avere sempre evidente il suo valore simbolico. Perché un albero ci stupisce con la sua presenza. Un albero è una grande chioma che poggia su un tronco apparentemente  sottile. Un albero ci nasconde un mondo nella terra, una trama di radici che lo sostengono e lo rendono vivo. Un albero cambia con le stagioni e resta sempre se stesso.

E quindi, in quest'asana, il piede si radica nella terra, la gamba diventa il tronco. E se ci sono problemi di equilibrio, si può  "seminare" l'albero, iniziando a praticarlo  con un appoggio semplificato.

E poi le braccia.... ci sono tante posizioni delle braccia quanti alberi ci sono al mondo! Possono essere tenute come nella mia foto, per il massimo lavoro di equilibrio e di allungamento della schiena. Oppure nel tradizionale saluto, unite davanti al cuore. Ed anche estese di lato, per avere stabilità, oppure allungate in alto..

E quindi.... iniziare un giorno con l'Albero, è un bel modo di riprendere contatto con la realtà e con tutto quello che è cielo e sogno, inclusi i nostri obiettivi nella corsa.  Buona pratica!

lunedì 24 novembre 2014

Luigi Natali: quando la corsa è vicina....

Allora Gigi, non è possibile non farti una certa domanda. Tu sei il vicino di casa della dirigenza Cardatletica... Vero?
SCOOP!!! Il muro divisorio!
Esatto... io sono il vicino di muro (che anni fa è stato anche sfondato, per sbaglio, da mio suocero durante una riparazione...).
Quel vicino che tutti vorrebbero ma in pochi hanno... quello che se ne va al mattino e torna la sera... così non rompe le scatole... 

Ma allora non puoi riferirci alcun gossip?
Ok... Io sono il vicino che fino a un anno fa diceva che "Lo sport fa male"!!! Poi invece mi hanno trascinato è coinvolto ed ora la penso in modo diverso... Fanno male solo i muscoli dopo un buon allenamento! 

Oddio, avrei voluto sentire un vostro dialogo "sport fa benissimo" vs "sport fa malissimo". Ma come ti hanno coinvolto? Come hanno fatto?L'entusiasmo e la professionalità di Enea che da quando ha deciso di ricominciare a correre ha macinato successi su successi... La capacità di Stefania di rendere speciale tutto ciò che fa e l'amicizia che ci lega da più di 10 anni di vicinato... Un giorno, inaspettatamente, mi hanno chiesto se volevo dare loro una mano a realizzare un sogno... Come potevo dire di no!?!?! E pensare che avevo da poco tempo iniziato anche io a correre... Quindi non sono un grande atleta...

Sei stato uno dei fondatori, quindi? Ma che bello... hanno scoperto un talento in te!
Si... Un talento sicuramente non atletico ma forse sportivo... Mi piace fare le cose in compagnia, sviluppare progetti in team, fare parte di un gruppo... Aiutare amici a realizzare un sogno!!!... E poi ogni tanto corro anche io. In sei mesi ho perso circa 8 kg, sono riuscito ad arrivare ad una distanza di 10 km e il mio miglior tempo è 49,46 min x 10 km... Nel mio piccolo mi posso ritenere soddisfatto!

Gigi con la figlia Valentina
Accidenti, se questo è l'effetto del buon vicinato, credo che alcuni "aspiranti PB" ti chiederanno di affittare casa!!! 
No... Assolutamente... Mai!!! Non cambio i miei vicini!!! E poi... Non vorrei cambiar casa e rischiare di trovarmi come vicino un altro MATTO che mi vuol coinvolgere in qualche altro sogno... Ormai noi abbiamo il nostro... Si chiama CARDATLETICA!!! 

Ma questo è un finale travolgente!  L'intervista potremmo chiuderla qui... Pero' ho un'ultima cosa da chiederti.Lo scorso anno al pranzo sociale avevi una giacca veramente mozzafiato. Tutti si chiedono come potrai fare di meglio quest'anno..
Il nostro showman glitterato
Effettivamente essere più "brillante" dell'anno scorso sarà difficile... Ma vedrete che riuscirò a stupirvi!!! Proprio come mi sono stupito io nel commuovermi a rispondere alle domande di questa intervista inaspettata... Io non sono un atleta... Sono un Cardatleta!!! 

Non ho parole!! GRAZIE!!!  Mi sono commossa io!!
Smettila...!!! Altrimenti piango ancora!!! 

Ok.. tratteniamo le lacrime per il pranzo sociale!!!
Allora, ciao a tutti!


mercoledì 19 novembre 2014

TRIKONASANA: pronti alla partenza!

Con Tadasana ho iniziato a parlarvi di posizioni in piedi della pratica yoga. Si tratta di asana che agiscono sui muscoli di gambe e bacino, e sull'intera colonna vertebrale. Inoltre,  migliorano il senso dell’equilibrio e il portamento. 
E quindi, continuando con le posizioni in piedi,  oggi tocca a TRIKONASANA! L'asana del Triangolo (dal sanscrito Trikona), così chiamata perché il corpo va a creare dei triangoli (osservate le gambe, le braccia, il busto!).

E' un'asana speciale per gli Yoga Runner di Tite Togni! Infatti, una sorta di tradizione non scritta vuole che prima di ogni gara ci si faccia una foto in Trikonasa alla partenza, con un simbolo del luogo in cui si trova.

Nella prima foto,  sono alla partenza della Notturna di Firenze 2014, e alle mie spalle c'è la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Mi sono divertita a ritrovare qualche altra foto in Trikonasana, una alla Christmas Run a Villa Pamphili, Roma, e e una alla Maratona di Padova (foto scattata sotto lo sguardo perplesso di alcuni pacer!).

Perché proprio Trikonasana.

Rispondendo da runner, mi viene da notare  il pettorale e lo sguardo deciso oltre a un senso di forza e flessibilità!  Vedo una posizione ferma ma dinamica, che tende i muscoli prima di "scatenarli", con il piede pronto per partire, quasi una molla carica! E con qualche reminiscenza di geometria, aggiungo che un triangolo resiste alle pressioni sulla base, e per i piedi di chi corre è una bella metafora!

Rispondendo da yogini,  noto che non solo allunga e rinforza anche, cosce, ginocchia, polpacci e caviglie, e che poi distende schiena e spalle (la testa dovrebbe essere girata per guardare il palmo,,, diciamo che c'è una deroga per la foto!). Rifletto anche sul valore spirituale del triangolo che rappresenta i tre aspetti delle figure divine in molte religioni  (la Trimurti nell'Induismo, la Trinità nel Cristianesimo). Il corpo è qui iscritto in una figura perfetta e sacra, dando un profondo senso di equilibrio e forza interiore.

Come fare Trikonasana.

E' un'asana semplice da fare ma sicuramente "rognosa" da spiegare a parole, per i tanti movimenti che portano al suo completamento,   E quindi, per la descrizione dell'esecuzione. vi metto il link allo Yoga Journal, che vi guida passo dopo passo. Trovate  il termine Utthita, che vuol dire esteso. Potete non dargli attenzione, ne parlero' in seguito.

Per l'esecuzione dinamica, vi propongo questo cartoon dalla sereie "Yoga x Kids" (è in inglese, ma quello che conta sono le figure...). Aggiungo solo che è importante allungare molto le braccia e il corpo lateralmente prima di scendere a terra. E' una fase fondamentale per chi corre, che mobilita e scioglie!

Un'ultima riflessione: i movimenti che portano a Trikonasana sono molto semplici e fluidi. Per questo motivo, credo sia un'asana da "gustarsi" con bei respiri e gesti lenti intensi, dandoti tempo. Diventa uno stretching mentale e fisico, che ben aiuta a concentrarsi e trovare serenità prima della gara. Magari potete  conoscerla e scoprirla in allenamento!

Che altro aggiungere? Che mi piacerebbe avere foto di altri Cardatleti in Trikonasana.. dimenticavo di dire che oltre ai benefici fisici e mentali, è indubbio che porti molta fortuna!

PS per eventuali approfondimenti, ho fatto riferimento ai miei "testi sacri", i volumi di A. Van Lysebeth e di Kundalini Yoga di cui ho parlato nei post precedenti. Inoltre, ho pescato a piene mani da alcuni libri di sociologia delle religioni..

lunedì 17 novembre 2014

ALESSANDRO PERINI: Dialogo sulla 42 K

Ciao Alessandro, credo che tu sia il nominato di questa settimana per il blog! Noi pero' non ci conosciamo e neanche siamo amici su Facebook.. Sto pensando a una cosa alla Marzullo, che concludeva il suo programma dicendo "Si faccia una domanda, si dia una risposta"! Che ne pensi?
Si , sono io il nominato.. Va bene.... Ma corri anche tu vero..?

Sì, anche se sono sono stata ferma quasi due anni. Facevo solo maratone, adesso sono disposta a fare anche un 1000 pur di riprendere!
Anche io mi sto innamorando della maratona, posso immaginare...


Davvero? Quali hai fatto?
Due volte la Lago Maggiore Marathon e il 30 novembre sarò a Firenze.

Firenze è stata la mia prima, bellissima.. A questo punto, mettiamo da parte Marzullo e parliamo di cosa stai scoprendo della maratona!
Principalmente , che in maratona impari davvero a conoscerti, conosci meglio i tuoi limiti, le tue possibilità di migliorare , ma soprattutto la tua determinazione! Un esempio, la prima maratona, mi sono detto: Alessandro , obbiettivo , finirla. Poi in realtà mentre correvo , ho puntato i pacer delle 3 ore e 45 , beh, si sa, ho finito in 3.45.27. La seconda, ho puntato a battere il record sociale , puntavo addirittura alle 3 ore e 20, risultato finale 3.27.50 ! Poco meno di un minuto sotto il record di Pietro.! Sò che sarà difficile ..ma a Firenze.....bè ci siamo capiti?!

Dita incrociate! E degli allenamenti che dici? Perchè la 42k non è tanto correrla quanto prepararla!
Già, anche se devo dire che non sono bravo a seguire le tabelle. Però si devo ammettere che ogni uscita è una piccola sfida pensando a lei.. la 42..

Quindi, tabella o non tabella?
Non tabella , o meglio un occhiata ad alcune, uno spunto , ma poi ....faccio quello che credo possa servire. Sarà per quello che i risultati.....bè..

Visti i risultati niente male, più che la solitudine, la tua mi sembra l'autocritica del maratoneta!
Già , si vorrebbe fare sempre meglio di ciò che si fa. Credo aiuti proprio la determinazione, la voglia di dimostrare, ma a me stesso. Forse anche per poter dire un domani a mio figlio: "Credici e si può fare". Christian è piccolo, compie 5 anni il prossimo mese, e ogni volta che torno da una gara mi chiede: "Papà , hai vinto vero?".

Per Firenze, hai appena fatto l'ultimo lungo di 35 km, no? E' una sorta di prova generale, che percorso hai scelto?
Abitando in quel di Tornavento , capirai che ho l'imbarazzo della scelta. Il mio lungo si sviluppa lungo il canale fino a Vizzola con varie salite , poi via per le piste , un pò di Delocalizzazione, un salto in paese a Lonate e via di ritorno percorrendo la mitica via Gaggio....

Quindi un percorso abituale dove conosci le tue reazioni?
Si , diciamo di si , anche se non sempre sono le stesse , purtroppo aggiungerei. Sai cosa intendo.? Ci sono quei giorni che uscire per fare 30 km.... Mamma mia....  Soprattutto quando per non rubare tempo alla tua famiglia, ti svegli alle 6 la domenica mattina per riuscire a tornare, fare la doccia e rinfilarti sotto le coperte, per farsi trovare da moglie e figlio che puntualmente arriva nel lettone...poco dopo... Che tempismo! Purtroppo non li troverò al traguardo di Firenze, per impegni di lavoro, mi spiace molto.

Vero, averli al traguardo è parte del percorso, visto che i familiari sono un tassello nella preparazione lunga di una maratona..E dopo Firenze?
Eeeee, dopo Firenze ...., un pò di riposo, poi ho pensato a Rimini come maratona, alla Stratrasimeno come lunghissimo per la ultra del Passatore, già la 100 km..... Bè per ora è là nei sogni , ma mi conosco ...e.....

Ma allora c'è un bivio, una svolta!
Vedremo , li davvero si fa dura la faccenda. Però si sono convinto, volere è potere o quasi. Qualcuno penserà che voglio farla fuori dal vaso, o forse sarà più saggio di me. Però portare a casa la 100 di Calcaterra.....Ragazzi che soddisfazione!

Hai citato Calcaterra, il re con le 9 vittorie... non hai pensato ad altre 100 km?
A Seregno sarebbe anche più comodo, ma 5 volte un giro da 20, no, non ci riuscirei. Già non riesco in allenamento a fare la stessa strada, figuriamoci ...per 100 km! Tutto questo programma, però passando da qualche mezza come la Stramilano, ormai un must per me. Perchè la Stramilano merita di essere corsa, molto bella.

 E per riprendere Marzullo: "Cosa mi piace tanto della suddetta?".  Il passaggio in mezzo alla folla , ma soprattutto i bambini, si , dare il 5 ai bimbi che si allungano per rubarlo ai loro amichetti.. a me danno una carica ...eccezionale davvero, emozionante... 

Già i bimbi....il più grande INTERESSE della CARDATLETICA, anche per questo ho scelto Voi! Grazie.

giovedì 13 novembre 2014

Tutti in corsa, please: TADASANA

Vi ricordate Tadasana? Vi è piaciuta questa posizione in piedi? Bene, adesso provate a farla muovendovi, con un ritmo rapido!

È la stessa cosa, solo che invece di avere le piante dei piedi fisse sul pavimento, le alzate e poi le riappoggiate.. E poi cambia anche il nome: si chiama corsa!

Ho volutamente ripreso le parole del post precedente, per suggerire una sorta di filo conduttore che porta da stare sdraiati a stare in piedi e quindi a correre... Perchè la postura del corpo è quella.

Facile a dirsi vero?
Posso dire, per esperienza personale, che tutto sommato è anche non troppo difficile a farsi... Credo non ci siano segreti o altro, e non servano anni di pratica dello yoga.

Semplicemente, in allenamento, prima di avviarsi a correre,  si può prendere l'abitudine di stare qualche minuto in Tadasana, a occhi chiusi. Ne esce una sorta di check up della posizione. E già da li, si prende consapevolezza di dove siamo messi non proprio bene (un esempio personale, la mia spalla destra piegata in dentro,..). Sempre da fermi, si può pensare di allentare le tensioni, magari respirando in modo lungo, intenso e profondo.

Poi, muovendo i primi passi,  si può ripensare alla posizione corretta, come se il corpo avesse memorizzato Tadasana. Nei momenti di stanchezza, aiuta ritornare con la mente a Tadasana e provare a recuperare la posizione di partenza... Magari a sciogliere quelle aree tese che avevamo percepito (nella foto sono alla Notturna di Firenze, e credo che stessi quasi a dialogare con la spalla destra!).


Quindi, finito l'allenamento,  anche più tardi, possiamo darci  qualche minuto di recupero in Shavasana, un modo di curare la posizione e far recuperare bene la schiena, placando il corpo.


In questi giorni sto riprendendo a correre, dopo due anni di stop. Aver scritto per il blog queste "puntate" mi sta aiutando a ripartire.  Nei miei 20 minuti di corsa adesso sto concentrata su Tadasana, li faccio diventare non solo un allenamento ma anche un esercizio di rilassamento e cura di me... Ci associo mentalmente il mantra Sat (espirando) Nam (inspirando)... per darmi un buon ritmo ( Sat Nam significa Manifestare la Vera Identità e mi sembra di buon auspicio). Vi sapro' presto dire!

PS e Tite Togni presenta Yoga x Runners su Facebook dicendo: "YOGA PRE E POST CORSA, PER CORRERE A LUNGO E IN SALUTE,. SEMPRE IN TADASANA! ".... vuol dire che funziona!

mercoledì 12 novembre 2014

LA MIA PRIMA MEZZA

Se penso a sei mesi fa, quando una sera decisi di spegnere il cellulare e fare quattro passi nei boschi dietro casa, mi viene da sorridere... 
Quella volta una vocina mi ha sussurrato nell'orecchio:

"Quest'anno sono 40, vedi di darti una regolata e torna a fare quello che ti piaceva tanto da sbarbato, correre, correre per il piacere di correre".

Da quel giorno ogni sera libera la sgambettata ci stava e il passo è diventato sempre meno impacciato, ma mancava qualcosa: la Compagnia, un Gruppo con cui dividere la mia ritrovata passione.

Qui la curiosità mi porta a scoprire che al mio paese c'è una società che potrebbe fare al caso mio: la Cardatletica si presenta come un bel gruppo che ci tiene più alla qualità che alla quantità...

Con qualità non si intendono i risultati cronometrici... precisazione che Enea mi fece la sera che lo incontrai per scambiare due chiacchiere.

Ok, diamoci da fare per non sfigurare!! La voglia non manca, anche se i perenni acciacchi cercano di sfiancarmi, l'incitamento del coach Enea e dell'amico Omar mi convincono che la Mezza è alla mia portata.

Domenica 9 è arrivata, non ci stavo più nella pelle, l'adrenalina della partenza la adoro, lo sparo da il via !! I 21km e rotti che hanno preceduto l'arrivo sono stati un susseguirsi di emozioni difficili da descrivere, emozioni positive che hanno fatto passare in secondo piano la fatica.

L'obiettivo era di concludere LA MIA PRIMA MEZZA in meno di 2 ore e ce l'ho fatta!! Garantisco, ce l'ho messa tutta, per me, per mia moglie Ornella, per i miei bimbi e per la Cardatletica.


A presto sui campi di gara. 

Beppe

martedì 11 novembre 2014

Il nostro amico Aldo Secci!

Ho trovato pochissime foto di Aldo, in quasi tutte le immagini è insieme ad altri, per correre, per festeggiare, per tagliare un traguardo! In effetti, l'amicizia è un tema chiave delle sue risposte.

Ma allora, come mai proprio la Cardatletica?
Cardatletica perchè mi ha folgorato l'idea di esserci alla nascita di una società sportiva, e il fatto
che Enea ci tenesse a portare dentro i bambini..  Ho trovato nuovi amici, un mondo che mi piace.
Poi si sono poi accumulate altre cose, nel senso che ho saputo dopo e non prima una cosa molto particolare. Solo dopo, con Enea e Stefania, ci siamo resi conto di avere avuto due gemelli nello stesso giorno, nello stesso ospedale, e nella stessa stanza…
 
Questo ritrovarsi è stato un valore aggiunto, che si aggiunge alla stima reciproca, all'opportunità di avere nuovi amici. E queste cose fanno bene alla corsa... oltre che all'amicizia...

Come avete scoperto questo trascorso comune?
Una volta partita la squadra, ci si vedeva, ci si trovava a parlare...  Poi, casualmente,  ci siamo incontrati all'ospedale, ognuno era li per conto suo a visitare dei parenti. Stefania ha iniziato a parlare con mia moglie Antonietta, e quindi:
"Abbiamo due gemelli …" "Anche io due gemelli, appena fatto il compleanno.. "
"Anche i miei ottobre", "Anche i miei il 16", "Ma dai che anno?","2002? Ma anche i miei!"
"Un attimo: ma dove sono nati questi bambini?"
Quando ha detto Gallarate... ci siamo guardati MA TU SEI ANTONIETTA! MA TU SEI STEFANIA!!!
Non ci eravamo riconosciuti, la vita con due gemelli ci deve aver cancellato i file..


Rachele, Iacopo, Gabriele e Lorenzo!
E adesso questi quattro ragazzi si allenano insieme in Cardatletica?
Si, sono riuscito a toglierli dal calcio e ne vado fiero!  Non è che gli dico di non giocare a calcio, ma non mi andava di mandarli in un mondo dove poi magari giocano solo i piu' bravi... Nella corsa è diverso, corre anche chi va piano. L'importante è che quando si arriva si sia consapevoli di avere dato il massimo. Ognuno corre in base alle sue forze, tu corri con le tue gambe e il risultato lo fai con le tue gambe. Poi, una volta che la gara è finita, il un gruppo come il nostro ci si riprende un attimo e si ritorna  a giocare.. ovviamente con le antipatie e simpatie del caso, come è tra bambini.. Ma si torna a fare cose insieme, a essere amici. 

Parliamo di primati sportivi, Io so che tu sei il campione in carica di tuffi della Cardatletica!
Questo si! E quest'anno nessuno ha voluto cimentarsi perchè sapeva che sarebbe andato a sbattere contro il muro. Nessuno ha voluto osare per superarmi e non si è fatta la gara!
Estate 2013, è stata una vittoria spontanea, ho dato sfogo alla mia capacità di adattarmi al campo gara, ho visto uno specchio d'acqua, ho improvvisato, mi sono lanciato e ho detto quello che viene viene.,., ed è venuto un "salto mortale con schienata carpiata" (come si  nota nel video in Cardavisione)
Devo dire che mi ha fatto piacere far sorridere tanta gente.. Io cerco di "buttare tutto in caciara", mi piace drammatizzare sempre! Preferisco non ci si prenda sul serio, non mi piace la superbia.
.


Un messaggio da lanciare al mondo?
No, non ho nessun messaggio... il mio comportamento  dovrebbe essere il messaggio...   Correte, correte sempre, perchè correre fa bene, Se ci dicono che siamo matti, va bene, ognuno è matto a modo proprio. I super nervosi in macchina ci vedono e dicono "Ma questo è scemo". Eco, ognuno è scemo a modo proprio, e io lo sono correndo!

lunedì 10 novembre 2014

NIENTE ACQUA MA PIOGGIA DI RECORD A BUSTO!!!

Nella foto il Màtt, il più veloce dei Cardatleti alla maratonina di Busto

E' inutile, si può dire che il percorso non sia bellissimo, anche se la nuova partenza pare aver incontrato il plauso di tutti, sì può dire che non sia velocissima, che sia nata sotto la stella dell'acquazzone, che ieri ha dato tregua, ma la maratonina di Busto Arsizio resta la gara più amata della provincia.
E il perché è da ricercarsi soprattutto nella gran organizzazione, nello spirito dell'Atletica San Marco che, sotto l'occhio vigile del suo presidente, mette in scena ogni anno la rappresentazione di una macchina ben oliata.
A Busto per la maratonina ci vai anche se non corri.
Per vedere gli amici, per goderti il loro passaggio sul pavè del centro dove ci sono solo sorrisi, visto che arrivati lì si può considerare portata a casa.
Ieri a Busto anche tanti Cardatleti, che han pensato bene di sostituire la consueta pioggia con un diluvio di record!
Fortunato Pietro sigla il nuovo primato SM40 1:32'49" che migliora il precedente di Speciale Vincenzo.
Paolo Gualerzi, SM45 in 1:34'56" che migliora di soli 14" il primato di Aldo Secci
Marcon Tiziano SM55 in 1:53'48" che migliora di soli 11" il precedente record si Roberto Bosco oggi rientrante alle corse dopo un problemino ad un'anca in 2:06'39" e una grande Camilla Pastori che all'esordio sulla distanza mette il sigillo sul nuovo primato SF40 in 1:58'13" migliorando il precedente primato di Lorena Castiglioni.
Oltre a loro si sono cimentati sulla distanza Matteo Bosco, protagonista di una grande stagione, che termina 20°assoluto settimo di categoria in 1:18:16, Perini Alessandro 112° in 1:33:27, a poco più di un minuto da Alessandro giunge al traguardo un contentissimo Giuseppe Duchini che alla sua prima mezza maratona conclude in 1:34:56.

Tutti si sono divertiti, tutti porteranno il ricordo di questa gara nella memoria per un bel po'.
Per tutti credo si tratti di un arrivederci all'anno prossimo!

La gara quest'anno è stata vinta da un amico, un atleta formidabile: Ronnie Alberto Fochi che fa fermare il cronometro sul 1:12:13.
Per le donne il primato va a Falconi Manuela che termina la prova in 1:21:31.
per vedere la classifica clicca qui


giovedì 6 novembre 2014

Tutti in piedi, please: TADASANA

Vi ricordate Shavasana? Vi è piaciuta questa posizione sdraiata? Bene, adesso provate a farla in piedi!
È la stessa cosa, solo che invece di avere il pavimento sotto tutto il corpo, lo avete solo sotto le piante dei piedi, e poi cambia anche il nome,..



Diventa TADASANA, la POSIZIONE DELLA MONTAGNA. Simbolicamente,  è un'asana che, radicandoci a terra, ci slancia verso il cielo. Pensando a un monte, i piedi uniti sono la base, la schiena ne è la struttura geologica (dritta ma non rigida, con le sue curve naturali), le braccia suggeriscono i declivi (lungo il corpo, tese e con i palmi all’interno), la testa svetta in alto.


Come al solito, sembra facile! Il problema è restare in piedi allineati, senza crollare, col peso ben distribuito. E dato che Yoga è unione di corpo e mente, in Tadasana è protagonista anche la mente, che si placa  e  si mette ad ascoltare il corpo. Coglie le aree di tensione, i dolori vecchi e nuovi dovuti alla corsa. In Tadasana, mente e corpo si rilassano, aiutati dal respiro lungo, lento e profondo, rendendoci fermi e maestosi come una montagna.

Trovate qui un video in cui Tite Togni spiega proprio ai runner come fare Tadasana al meglio  (si, l’audio non è dei migliori,  è un’occasione per sviluppare la concentrazione e magari vederlo più volte).  Se poi avete voglia di leggere una spiegazione dettagliata, ecco il link  allo Yoga Journal (un sito che vale la pena di visitare…). Altri riferimenti per il post li ho presi da uno dei miei manuali preferiti,  "Kundalini Yoga" di Satya Singh, BIS Edizioni.

PS Ma quanti tipi di yoga ci sono? Intanto chiariamo che lo yoga è uno….. presto aggiungerò’ altre cose!

PS Perché nella foto in Tadasana sto a occhi chiusi? Perché è un modo di lavorare più a fondo sull’equilibrio!

martedì 4 novembre 2014

And our winners are... Lorena and Vincenzo!

Il giorno e il  luogo della premiazione sono per il momento top secret. Noi, intanto, abbiamo strappato delle indiscrezioni proprio ai vincitori del Campionato Sociale della Cardatletica: LORENA CASTIGLIONI  E VINCENZO SPECIALE, che hanno risposto alle tre domande del momento!

LA PRIMA DOMANDA È  STATA D’OBBLIGO: QUAL È IL SEGRETO CHE VI HA PORTATO ALLA VITTORIA NEL CAMPIONATO SOCIALE?
LORENA:  L'infinita costanza. Solo questo. Il riuscire a non mollare mai nemmeno quando un infortunio mi ha costretta a correre zoppicante e dolorante. Ma alla fine ce l'ho fatta!

VINCENZO: Nessun segreto, ho avuto la costanza di fare tutte le gare, la fortuna di stare bene. Noi runners sappiamo che il dolorino é sempre dietro l'angolo. Poi divertimento e sfida con i soci.


Lorena a San Pietroburgo!
LA SECONDA DOMANDA RIGUARDA IL DISCORSO DI RINGRAZIAMENTO PER IL PREMIO. AVETE GIÀ PENSATO A COSA DIRE?
LORENA:  I temi del discorso???? Pensavo di recitare due o tre poesie di autori dell'Avanguardia russa. Roba leggera per non stancare troppo i commensali. Giusto cosi per dare un po di brio! 
Se vuoi la cosa più seria e veritiera, al discorso non ho ancora pensato! In realtà penso non servano discorsi se non un grazie a me stessa che non ho ceduto mai.



Vincenzo e sua figlia Martina  al Trail Le Terre di Mezzo
VINCENZO:  Il discorso noo.. .Sono molto soddisfatto e fiero dell'anno trascorso, prima cosa fino a giugno mi sono preparato x fare il PB sui 10.000, che é arrivato alla gara di Lecco, 39'59''. Obbiettivo raggiunto, per questo devo farmi i complimenti, modesto. Devo ringraziare il coach Enea attento e capace, se dice che fai i 1500 in 5', li farai! Grande. Fiero perché ho due figlioli che mi seguono e stanno apprezzando l'atletica e lo sport, molto bello. 
Infine la società, proprio un bel gruppo di soci ma anche amici , dove fare sport divertendosi.

INFINE, LA TERZA DOMANDA: COME VI VESTIRETE PER LA SERATA? LA CARDATLETICA È UNA SQUADRA MOLTO FORTE IN CAMPO E MOLTO ALL’AVANGUARDIA NEL LOOK!
Look impeccabili e all'avanguardia!
LORENA:  Per il vestito ho contattato due amici stilisti, giusto una cosina discreta e sto scegliendo tra due proposte. Una di Cavalli e l'altra di Dolce e Gabbana.... Però magari per non fare torto a nessuno potrei decidere di passare al cinese sotto casa e scegliere qualcosa li!!!!In realtà, per il vestito pure sono in alto mare. Ma ho ancora tempo di svaligiare negozi, fare delle scorte e poi scegliere nel mucchio all'ultimo!

VINCENZO:  Per l’abbigliamento, se non é sotto zero, vengo in calzoncini e canotta rigorosamente Cardatletica!



Ringraziamo i nostri due VIP, saremo tutti in prima fila ad applaudirli e ascoltare i loro discorsi.

Per adesso,  auguriamo a Lorena e Vincenzo un meritato relax! 

domenica 2 novembre 2014

5° TRAIL DELLE TERRE DI MEZZO

Oggi, due novembre 2014, si è svolta la quinta edizione del Trail delle Terre di Mezzo, organizzata dai Runners Valbossa con partenza da Daverio, e percorsi di 13,2 km e 37 km.

Questa è stata l'ultima prova del nostro secondo Cardacampionato, per chi effettuava il percorso ridotto.

Partendo dal Trail vero e proprio, la vittoria arride ad uno strepitoso MAURONE TONIOLO, già vincitore l'anno scorso del corto, che col tempo di 2h35'10" precede Andrea MACCHI (2h36'40") e Flavio MICHELON (2h39'09").


In campo femminile si impone SUSANNA SERAFINI  col tempo di 3h03'01" su Annalisa CAPPELLETTI (3h04'49") ed Elisabetta DI GREGORIO (3h05'51")

Per i nostri colori, ottima la prestazione di ALESSANDRA DAL MASO che conclude la sua fatica in 4h14'36".


Nella gara corta, si impone il duo inglese PHIL GALE (52'53") ed EMILY COLLINGE (52'54"), che sbaragliano la concorrenza: sui gradini più bassi del podio maschile salgono Simone ZACCONE (55'17") e Luca Maria SAVOLDI (55'22"), mentre su quello femminile Chiara FUMAGALLI (1h03'11") e Sabina AMBROSETTI (1h04'46")

Per i nostri colori, grande quinto posto assoluto, quarto della classifica maschile, per GIOVANNI VANINI che con il tempo di 55'42" è giunto a pochi secondi dal podio, lottando per quasi tutta la gara con Zaccone e Savoldi, che hanno fatto la differenza nella discesa tecnica.
Al secondo posto della nostra classifica, giunge PIETRO FORTUNATO (1h15'10") che ingaggia un duello serrato con OMAR SPOTI (1h20'40"), fino a sopravanzarlo nell'impegnativa salita e distaccarlo in discesa.
Al quarto posto, ALDO SECCI, che fa da sparring-partner alla prima nostra donna, LORENA CASTIGLIONI: per loro due un tempo di 1h30'22".
Al quinto posto, VINCENZO SPECIALE, che dopo i grandi risultati di questa stagione, si concede una giornata di relax, passeggiando e godendosi gli splendidi panorami delle terre di mezzo.